Lingua e dialetto nella coscienza di Zeno

Autori

  • Giovanni Albertocchi Università di Girona

Abstract

Trieste, città di frontiera, si riflette sulla scrittura di Italo Svevo, attraverso il doppio registro di lingua-dialetto. Ma nello scrittore, quello che potrebbe essere il tipico dualismo di tanti nostri letterati, acquista una connotazione etica, nel senso che investe un’altra giurisdizione, quella della menzogna e della verità. È una delle diverse frontiere che Italo Svevo attraversa nel suo percorso narrativo, e che può aiutare a comprendere, tra le altre cose, il suo rapporto ambivalente con la psicanalisi e la sua concezione della finzione.

Parole chiave

frontiera, dialetto, lingua, verità, menzogna, psicoanalisi, Dottor S.

Biografia autore

Giovanni Albertocchi, Università di Girona

Giovanni Albertocchi è docente di Filologia Italiana presso l’Università di Girona.

Pubblicato

03-11-2002

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