L’Infinito e il piacere del «contrasto»

Autori

  • Selene Sarteschi Università degli Studi di Pavia

Abstract

Nell’idillio L’infinito Giacomo Leopardi crea una lirica che, formalmente e contenutisticamente, costituisce il viaggio testuale parallelo a quello fantastico-immaginativo compiuto dal protagonista alla ricerca del piacere. Il poeta appaga la propria tensione al piacere non solo raccontando un’esperienza razionale e sensoriale nei suoi vari passaggi, ma mettendo in pratica la sua tecnica poetica, per comunicare al lettore il diletto della «vera poesia» attraverso il correlato piacere del contrasto, pressoché continuo, fra finito e indefinito al livello fonico, lessicale, sintattico, semantico.

Parole chiave

infinito, contrasto, confine, immaginazione, spazio, tempo

Biografia autore

Selene Sarteschi, Università degli Studi di Pavia

Selene Sarteschi è stata docente di Filologia critica dantesca presso l’Università degli Studi di Pavia.

Pubblicato

02-11-2010

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