Istorie Fiorentine di Machiavelli: una prima definizione moderna della corruzione
Abstract
La recente traduzione in spagnolo delle “Istorie Fiorentine” di Machiavelli offre lo spunto per riflettere su un’opera fondamentale del Segretario fiorentino che ebbe enorme trascendenza sul pensiero di Montesquieu, Rousseau e Constant. Le idee chiave da essa ricavabili sono sostanzialmente tre. In primo luogo, la concezione della Storia come strumento umano al servizio della conoscenza politica, derivata da Polibio e articolata intorno alle categorie di ascesa e di caduta delle nazioni. In secondo luogo, il fatto che il declino è concepito come un fenomeno associato alla corruzione, intesa a sua volta come un processo sociologico collettivo di degradazione delle regole. In terzo luogo, la considerazione della storia di Firenze come un anti-esempio, dell’esempio cioè di ciò che è necessario evitare.Parole chiave
storia, politica, ciclo, circolo, ascensione, diminuizione e decadenza, progresso e declino, virtù e fortuna, corruzione, esempio e anti-esempio, milizia, civico, autogoverno, libertà politicaPubblicato
02-11-2010
Come citare
García, E. (2010). Istorie Fiorentine di Machiavelli: una prima definizione moderna della corruzione. Quaderns d’Italià, 15, 117–126. https://doi.org/10.5565/rev/qdi.279
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