Grammatiche lessicalmente esaustive delle passioni Il caso dell’Io collerico. Le forme nominali
Abstract
In base alle più comuni definizioni della parola passione, sembra delinearsi un quadro nel quale alcuni stati emotivi — alcuni relativamente stabili alcuni altri no — presentano fondamentalmente il carattere dell’eccesso e della sofferenza acuta. Delle passioni, più in particolare, sulla base della definizione del dizionario, appare dominante il carattere perturbante: la ragione, il giudizio, l’equilibrio, a loro contrapposti, sono condannati a subirne, a patirne, gli attacchi. L’universo del non-razionale, in tal senso, apparirebbe contraddistinto, non solo dall’assenza del logos, ma dalla presenza di slanci esplosivi volti alla negazione e alla distruzione di questo. Tra l’irrazionale, l’irragionevole e l’eccessivo costituirebbero una forza dirompente, difficilmente controllabile. Tali definizioni, in realtà, sembrano riprendere, semplificandola, la lunghissima e complessa tradizione che dall’epica omerica alle scienze cognitive contemporanee ha affrontato il tema delle passioni. Ad una di esse, quella primigenia dell’ira, è dedicato questo contributo di indagine lessico-sintattica.Parole chiave
passione, ira, negazione, indagine lessico-sintatticaPubblicato
2005-11-03
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