Grammatiche lessicalmente esaustive delle passioni Il caso dell’Io collerico. Le forme nominali

Autori

  • Emilio D'agostino Università degli Studi di Salerno

Abstract

In base alle più comuni definizioni della parola passione, sembra delinearsi un quadro nel quale alcuni stati emotivi — alcuni relativamente stabili alcuni altri no — presentano fondamentalmente il carattere dell’eccesso e della sofferenza acuta. Delle passioni, più in particolare, sulla base della definizione del dizionario, appare dominante il carattere perturbante: la ragione, il giudizio, l’equilibrio, a loro contrapposti, sono condannati a subirne, a patirne, gli attacchi. L’universo del non-razionale, in tal senso, apparirebbe contraddistinto, non solo dall’assenza del logos, ma dalla presenza di slanci esplosivi volti alla negazione e alla distruzione di questo. Tra l’irrazionale, l’irragionevole e l’eccessivo costituirebbero una forza dirompente, difficilmente controllabile. Tali definizioni, in realtà, sembrano riprendere, semplificandola, la lunghissima e complessa tradizione che dall’epica omerica alle scienze cognitive contemporanee ha affrontato il tema delle passioni. Ad una di esse, quella primigenia dell’ira, è dedicato questo contributo di indagine lessico-sintattica.

Parole chiave

passione, ira, negazione, indagine lessico-sintattica

Biografia autore

Emilio D'agostino, Università degli Studi di Salerno

Emilio D’Agostino è docente di linguistica generale presso l’Università degli Studi di Salerno.

Pubblicato

2005-11-03

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