Dante “improvvisato” fra XVIII e XIX secolo: prassi esecutive e influenze culturali in evoluzione

Autori

  • Andrea Simone Università "G. D'Annunzio" di Chieti-Pescara

Abstract

L’articolo esamina i profili artistici e le prassi esecutive di alcuni tra i maggiori esponenti sette e ottocenteschi della poesia estemporanea di derivazione arcadica per indagare il loro contributo alla plurisecolare trasmissione orale della maggiore opera dell’Alighieri. Infatti, la fortuna della Commedia tra XVIII e XIX secolo, oltre ai canali filologico-letterari più ufficiali, passa anche per ambienti culturali al confine fra oralità e scrittura abitati da un pubblico educato alla fruizione di contenuti “alti” grazie alla mediazione di esperti dell’espressione di getto e della combinazione tra parola cantata e recitata, mimica e accompagnamento musicale. L’intreccio tra l’espressività intrinseca del testo e la capacità comunicativa di questi abili dicitori dell’ottava rima rinnovò la diffusione dei soggetti danteschi più emblematici nel passaggio dall’antico regime alla modernità.

Parole chiave

Divina Commedia, poeti improvvisatori, Ancien Régime, Risorgimento

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Pubblicato

2022-12-22

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